Illustrissimi, con la presente,
vi comunico che, a far data da oggi, il sottoscritto si autosospende dal
partito.Le motivazioni risiedono nell’opaca posizione del partito Democratico e
nella subalternanza dello stesso nei confronti del Megafono,che di fatto,
risulta essere la tenia del Partito Democratico. E’ evidente come le guerre che
ci sono ai livelli più alti danneggiano il partito nelle periferie, come è
successo a Piazza Armerina, dove l’azione di killeraggio, ad orologeria,
del duo Lumia –Crocetta attraverso la manovalanza locale, ha sancito la
sconfitta del candidato a sindaco del Partito Democratico, una sorta di folle
vendetta trasversale nei confronti del Sen. Crisafulli. Trovo incomprensibile l’atteggiamento di chi
rappresenta il Partito nelle istituzioni ai vari livelli: il Sen. Lumia
viene a comiziare a favore del candidato della lista Il Megafono, in
contrapposizione al candidato del Partito Democratico, e il Segretario
regionale, l’On. Lupo fa la stessa cosa a favore del candidato del
Partito Democratico. A Palermo appartengono alla stessa maggioranza che
sostiene Crocetta,una posizione ambigua quella del Partito Democratico,
utile soltanto alla sopravvivenza di qualche gruppetto parlamentare, una sorta
di patto di non belligeranza giusto per salvaguardare gli interessi di pochi a
danno di tanti. Pertanto, vi invito a
dare vita ad una vibrante protesta nei confronti della segreteria
regionale, affinché il partito assuma una posizione chiara e netta nei
confronti del Megafono. Non si può essere contemporaneamente alleati e
avversari, a convenienza, o si è alleati
o si è avversari. In ogni caso, ci vuole un distinguo, il Megafono è una cosa,
il Partito Democratico è un’altra cosa, stare con un piede in due scarpe, come
fanno Crocetta e Lumia, è un gioco che alla fine danneggerà gli
uni e gli altri, è ora che il Partito Democratico dia l’aut- aut al Governatore
e se dovesse essere necessario, ritirargli la fiducia.
GIUSEPPE
VENEZIA