lunedì 1 luglio 2013

AL SINDACO NEOELETTO













 Quando le aggregazioni risultano essere eccessivamente eterogenee, con al loro interno tutto e il contrario di tutto, così com’è la sua maggioranza, trovare la quadratura del cerchio è cosa assai difficile ,  soprattutto se, qualcuno,  in malafede,  agisce o ha agito sotto mentite spoglie e in politica si sa è una consuetudine.  Caro sindaco, Lei è stato suffragato da un ampio consenso elettorale, i piazzesi,  hanno scelto Lei e la  squadra che Lei ha presentato alla città, sarebbe inopportuno e pericoloso se Lei cambiasse le carte in tavola all’atto del suo insediamento, perché ciò, sarebbe un palese tradimento nei confronti dell’elettorato e, la chiara  manifestazione  di piccoli interessi  di consorteria, che cozzano violentemente con la trasparenza e la legalità.  Così facendo non sarebbe più l’illustre ospite di sala delle luci, ma ne diverrebbe un sorvegliato speciale. I cittadini hanno riposto in Lei le loro speranze e, con i tempi che corrono, gioco forza, vogliono sapere e vedere da vicino quanto avviene nel palazzo. Al netto delle appartenenze e dei rumors di piazze e bar,  non appanni la sua immagine.

Giuseppe Venezia