FEBBRE DA CANDIDATO
“Febbre da cavallo” è il titolo di un film della metà degli
anni settanta interpretato da Gigi Proietti“ - cito il film giusto per
raccordarmi alla patologia- “Febbre da candidato”, potrebbe essere il titolo di
un altro film, magari interpretato da Boldi, De
Sica,Banfi,Pozzetto o da qualcuno più giovane,Bisio,Marcorè, Croza e via
dicendo. In questo campo si era già cimentato, con grande successo, nel film ”Gli
onorevoli”, Antonio DeCurtis in arte Totò, ricorderete,
il famoso votantonio, votantonio.Il candidato di fatto si trasforma assumendo
atteggiamenti e toni che superano persino la fantasia, riesce a dire cose che
nella normalità non direbbe mai. Sicuramente nel candidato avviene una
trasformazione di tipo biologico con probabili alterazioni metaboliche ,ma
questo aspetto lo tralasciamo perché è di esclusiva competenza medica,notiamo
invece che riescono a strabuzzare gli occhi con angoli che superano i180 gradi,
riescono a girare il collo di 360 gradi, come l’indemoniata del film "L’esorcista”,giusto
per avvistare il consenso da qualsiasi
posizione. Viaggiano in una realtà che nulla ha a che vedere con la
realtà quotidiana, che di questi tempi è decisamente grama, promettono
l’impossibile, hanno una soluzione per
tutti, tranne che per i problemi reali e non parlano mai di programmi. La
ciliegina sulla torta arriva con gli slogan, c’è ne sono in tutte le salse,ma
ne riparleremo in una prossima puntata.
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