Ennesimo
e inutile consiglio comunale sulla problematica della casa di riposo S.
Giuseppe di Piazza Armerina, riguardante le spettanze dei lavoratori che, sono
in credito nei confronti dell’istituzione di parecchie mensilità. La vicenda parte da
molto lontano circa la gestione
dell’ente che, con buona probabilità
è
stato gestito più come serbatoio elettorale che per i fini istituzionali a cui
è preposto, dilatando verosimilmente la spesa per il personale a dismisura. Il
problema che si trascina oramai da anni, riguarda il contenzioso che ha visto
contrapposto il comune, l’ASP e
l’IPAB S. Giuseppe, dove quest’ultimo, rivendica dei crediti nei
confronti del comune e dell’ASP relativi a rette mai onorate, secondo quanto
sostenuto dall’IPAB. Fatta questa breve sintesi come premessa, sarebbe
opportuno trovare la soluzione al problema considerato che tante famiglie sono
in difficoltà per via della mancata retribuzione, a poco o a nulla servono le pacche sulle
spalle o gli attestati di solidarietà. Più volte il consiglio comunale nella
precedente legislatura si è occupato della vicenda, suggerendo delle ipotesi di
soluzione tra cui la dismissione degli immobili di proprietà dell’istituzione e
l’offerta di nuovi servizi. Inoltre essendo una istituzione pubblica di
assistenza e beneficienza con tutta probabilità potrebbe utilizzare parte della
struttura come centro di accoglienza per profughi redigendo progetti di
accoglienza in partenariato con altri enti, ad esempio con il comune. Insomma
che gli amministratori si rimbocchino le maniche, al fine di ripianare i debiti
e mettere il bilancio in carreggiata.
Giuseppe
Venezia
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