martedì 8 aprile 2014

Migranti: Accoglienza o Business?

C’è da chiedersi : ci sono regole circa  l’ingresso dei richiedenti asilo politico nelle varie realtà? O tutto è lasciato al caso, nel senso che ognuno si organizza come crede secondo le proprie esigenze,  senza tenere conto della reale possibilità che un territorio ha in termini di adeguata accoglienza (servizi, occupazione, integrazione).  Di ragioni per credere che attorno alle disgrazie di questi poveri sventurati si stiano arricchendo persone senza scrupoli ce ne sono parecchie.  Il fenomeno oramai ha raggiunto proporzioni più che allarmanti e la politica nazionale e comunitaria ne sta sottovalutando i risvolti. L’interrogativo nasce  dalla  polemica  nata  per via di una interrogazione al Sindaco da parte dei consiglieri del Partito Democratico che, giustamente, vogliono sapere dal Sindaco  notizie circa il cofinanziamento di un progetto di accoglienza per un’ importo pari a  trecentomila euro, che il comune dovrebbe sborsare per il triennio 2014/2016 , e il responsabile di una   struttura  che si occupa di accoglienza, partner del comune in questo progetto , che, prontamente e, inopinatamente, è intervenuto  nella vicenda, senza peraltro essere stato chiamato in causa, fermo restando che soltanto gli enti locali potevano presentare i progetti di accoglienza, sostenendo che, il comune non avrà in carico nessuna spesa, ma nell’elenco del ministero (consultare il link di seguito indicato) http://www.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/assets/files/28_2014/2014_01_31_GRADUATORIA_ex_art._9x_co._1_lett._cx_Richiedenti_protezione_internazionale_restanti_categorie.pdf  è  il comune ente  cofinanziatore per cui la risposta deve darla il Sindaco e, comunque, fornire l’allegato C1 del bando, allegato al progetto, dal quale si evincono i termini e le modalità di compartecipazione del comune, ai consiglieri interroganti.  Qualche giorno addietro  il Consiglio Comunale di Pietraperzia in merito alla vicenda profughi ha adottato un atto d’indirizzo dove, senza mezzi termini, ha espresso il proprio dissenso, dopo avere consultato i cittadini, a una eventuale disponibilità  da parte dell’amministrazione, in termini di accoglienza, motivando le ragioni di tale scelta. Ora il Consiglio Comunale che rappresenta tutta la città, dovrebbe chiedersi: quanti sono gli ospiti nelle nostre strutture, quanti ne arriveranno, quanto tempo rimarranno e quali prospettive per quelli che rimarranno. L’interesse di tutti deve prevalere sull’interesse di pochi.









 

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