C’è da chiedersi : ci sono regole circa l’ingresso dei richiedenti asilo politico
nelle varie realtà? O tutto è lasciato al caso, nel senso che ognuno si
organizza come crede secondo le proprie esigenze, senza tenere conto della reale possibilità
che un territorio ha in termini di adeguata accoglienza (servizi, occupazione,
integrazione). Di ragioni per credere
che attorno alle disgrazie di questi poveri sventurati si stiano arricchendo
persone senza scrupoli ce ne sono parecchie.
Il fenomeno oramai ha raggiunto proporzioni più che allarmanti e la
politica nazionale e comunitaria ne sta sottovalutando i risvolti. L’interrogativo
nasce dalla polemica nata per
via di una interrogazione al Sindaco
da parte dei consiglieri del Partito Democratico che, giustamente, vogliono
sapere dal Sindaco notizie circa il cofinanziamento di un
progetto di accoglienza per un’ importo pari a trecentomila euro, che il comune dovrebbe
sborsare per il triennio 2014/2016 , e il responsabile di una struttura
che si occupa di accoglienza, partner del comune in questo progetto , che,
prontamente e, inopinatamente, è intervenuto nella vicenda, senza peraltro essere stato
chiamato in causa, fermo restando che soltanto gli enti locali potevano
presentare i progetti di accoglienza, sostenendo che, il comune non avrà in
carico nessuna spesa, ma nell’elenco del ministero (consultare il link di
seguito indicato) http://www.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/assets/files/28_2014/2014_01_31_GRADUATORIA_ex_art._9x_co._1_lett._cx_Richiedenti_protezione_internazionale_restanti_categorie.pdf è il
comune ente cofinanziatore per cui la
risposta deve darla il Sindaco e,
comunque, fornire l’allegato C1 del bando,
allegato al progetto, dal quale si evincono i termini e le modalità di compartecipazione
del comune, ai consiglieri interroganti. Qualche giorno addietro il Consiglio
Comunale di Pietraperzia in merito
alla vicenda profughi ha adottato un atto d’indirizzo dove, senza mezzi termini,
ha espresso il proprio dissenso, dopo avere consultato i cittadini, a una
eventuale disponibilità da parte
dell’amministrazione, in termini di accoglienza, motivando le ragioni di tale
scelta. Ora il Consiglio Comunale
che rappresenta tutta la città, dovrebbe chiedersi: quanti sono gli ospiti
nelle nostre strutture, quanti ne arriveranno, quanto tempo rimarranno e quali
prospettive per quelli che rimarranno. L’interesse di tutti deve prevalere sull’interesse
di pochi.
Condivido in toto.
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